Stefan Collignon

Stefan Collignon

Insegna economia politica alla Sant'Anna School of Advanced Studies di Pisa.

A Question of Sovereignty

L’economia di mercato è ormai accettata dai socialdemocratici. Rimane però aperta la questione di come riconciliarla con i diritti sociali. Soltanto un forte governo economico a livello europeo che goda di una legittimità democratica può contenerne le forze potenzialmente distruttive.

Per una nuova Strategia di Lisbona

In occasione del Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, i capi di Stato e di governo promisero di rendere l’UE «l’economia basata sulla conoscenza più dinamica e competitiva del mondo, capace di dar vita a una crescita economica sostenibile con posti di lavoro più numerosi e migliori, maggiore coesione sociale e rispetto per l’ambiente» entro il 2010. Se tale dichiarazione era intesa a suscitare entusiasmo, allora non è stata capace di centrare il bersaglio. Assumendo un impegno al di sopra delle proprie capacità e promettendo obiettivi irraggiungibili ha di fatto ridicolizzato la politica europea. Con quella che potremmo definire una fuite en avant i governi hanno successivamente aggiunto voci allettanti a una lista sempre più lunga di desideri da realizzare, nella quale risuonavano gli echi dei vari desiderata più o meno cari al proprio elettorato nazionale.

 

Dopo la Strategia di Lisbona, un programma di riforme democratiche e progressiste

Gli obiettivi fissati a Lisbona nel 2000 non sono stati e non saranno raggiunti a breve. Inoltre, la performance economica dell’Unione europea negli ultimi anni è stata piuttosto deludente. Per aumentare la produttività e allo stesso tempo incentivare l’occupazione è necessario sviluppare una strategia progressista che vada oltre Lisbona e definisca nuove forme di coordinamento macroeconomico vincolanti
per gli Stati membri. Al contempo sarà necessario che questa nuova governance economica venga legittimata attraverso la creazione di una democrazia europea.

Perché l'economia europea non riesce a essere la più dinamica del mondo

Tra le riforme strutturali oggi necessarie all’Europa, una prevale su tutte e riguarda l’interazione tra policy-making e democrazia. Per mettere in luce il legame che esiste tra efficienza economica e democrazia, indicherò prima le ragioni dell’insuccesso della strategia di Lisbona e spiegherò come tale insuccesso sia connesso con il quadro della politica macroeconomica dell’area dell’euro. Infine indicherò una prospettiva di cambiamento istituzionale.

Democratizzare l'Europa

L’Europa versa in una crisi profonda. Emersa dal voto francese e olandese contro il Trattato costituzionale, questa crisi coinvolge tutti gli Stati membri dell’Unione europea. La presidenza tedesca dell’UE nel 2007 cercherà di trovare una via d’uscita. Se questa occasione andasse perduta, l’Unione potrebbe benissimo sparire, disperdendosi in una moltitudine di patti bilaterali tra gli Stati-nazione europei.

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