Marco Almagisti e Alessandra Zanon

Marco Almagisti e Alessandra Zanon

Marco Almagisti insegna Scienza politica all’Università di Padova
Alessandra Zanon è laureanda in Scienza politica all’Università di Padova

I partiti tra personalizzazione della politica e disintermediazione dei rapporti sociali

Personalizzazione della politica e disintermediazione dei rapporti sociali hanno entrambi contribuito, negli scorsi due decenni, a trasformare il sistema delle relazioni tra istituzioni, corpi intermedi e individui. Quali conseguenze possono avere, allora, le trasformazioni in atto riguardo al ruolo di quel particolare tipo di corpi intermedi, specifico della democrazia moderna, che sono i partiti politici? Come si può, alla luce dei cambiamenti che caratterizzano la partecipazione, non far venir meno l’esigenza di integrare idee e interessi entro un quadro di compatibilità con il sistema democratico?

Bipolarismo

Punto di partenza per l’analisi dei sistemi di partito restano le “generalizzazioni” di Maurice Duverger,1 il quale distingue i sistemi di partito sulla base del criterio numerico. Pertanto, secondo Duverger i sistemi di partito possono essere (a seconda del numero di partiti esistenti): monopartitici, bipartitici o multipartitici. Inoltre, Duverger correla la rappresentanza proporzionale con la tendenziale presenza di un sistema di partiti multipli, rigidi e indipendenti, e il maggioritario a un solo turno con il bipartitismo.

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