Cinque idee per mobilitare l'Italia

Written by Redazione Wednesday, 01 January 2003 02:00 Print

E' sempre più urgente il bisogno di identificare un reticolo di idee in grado di spingere il paese fuori dal cono d’ombra nel quale si trova. E per dotarlo, un tale reticolo, del propellente politico necessario a farne un progetto mobilitante e condiviso. Si tratta di un’urgenza concreta per l’Italia, condotta sull’orlo del declino da due anni di navigazione a vista sotto la guida del centrodestra. Così come si tratta di un’urgenza politica per tutto il centrosinistra. Anche in vista della successione di elezioni amministrative, europee e politiche che attendono il paese a partire da questa primavera.

 

E' sempre più urgente il bisogno di identificare un reticolo di idee in grado di spingere il paese fuori dal cono d’ombra nel quale si trova. E per dotarlo, un tale reticolo, del propellente politico necessario a farne un progetto mobilitante e condiviso. Si tratta di un’urgenza concreta per l’Italia, condotta sull’orlo del declino da due anni di navigazione a vista sotto la guida del centrodestra. Così come si tratta di un’urgenza politica per tutto il centrosinistra. Anche in vista della successione di elezioni amministrative, europee e politiche che attendono il paese a partire da questa primavera. L’Ulivo si avvia a definire un suo nuovo profilo – riconoscibile ed efficace – insieme ad una nuova proposta di governo per l’Italia, a partire dal lavoro programmatico che sarà avviato nelle prossime settimane.

Con questo numero Italianieuropei intende dare il proprio contributo in questa direzione, mettendo a fuoco cinque temi sui quali il paese richiede in tempi rapidi un intervento della migliore politica riformista. I rischi di declino economico, innanzitutto, che interrogano le classi dirigenti sulla concreta possibilità che l’Italia si ritrovi ancora una volta – come dieci anni fa – alle soglie di una emarginazione di fatto dai circuiti internazionali più avanzati. La questione della presenza femminile nel mondo del lavoro, che costituisce uno degli indicatori più chiari dell’avanzamento sociale e civile di una nazione. La catastrofica debolezza del nostro impegno nei campi della ricerca e della cultura, autentica ipoteca sul futuro dell’Italia e terreno di elezione per una politica in grado di premiare la capacità di innovazione. La sempiterna questione del dualismo Nord - Sud, ancora una volta specchio della regolazione politica e sociale del paese. Il tema delle compatibilità ambientali, attraverso le quali può trova re spazio una politica economica rivolta sia allo sviluppo che alla tutela di quelli che sono ormai percepiti come nuovi beni pubblici.

Sullo sfondo di questo pacchetto di idee per una nuova agenda del paese, il bimestrale affronta alcuni dei temi che dominano l’agenda politica nazionale e internazionale. La transizione istituzionale, innanzitutto, il cui mancato compimento continua a riflettersi in negativo sugli equilibri della nostra democrazia. E rispetto alla quale, nonostante gli ostacoli posti dalle preoccupazioni personali di Silvio Berlusconi, il centrosinistra sta tenendo fede alla propria responsabilità di pensare proposte e soluzioni cha siano innanzitutto utili all’Italia. Il tema delle divisioni sindacali, che continua a gravare sulla rappresentanza del mondo del lavoro. I rischi dell’unilateralismo statunitense, che ormai dominano un calendario internazionale scandito dall’incombere di un nuovo conflitto regionale.

Non si stupiscano infine i nostri lettori nel trovare anche sulla nostra rivista la questione del calcio. È tempo per tutti di accorgersi che in gioco non c’è solo un pallone, ma grandi interessi, opzioni politiche e – in più – passioni e compatibilità collettive.

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