Dario Franceschini

Dario Franceschini

è segretario del Partito Democratico.

Ha ancora senso la parola partito?

Tra le forze politiche presenti nel Parlamento italiano solo una conserva la parola partito nel suo nome: il PD. Eppure, la Costituzione parla esplicitamente di partiti. Nel campo delle culture riformiste la riflessione sul tema del "partito nuovo" è stata inevitabilmente condizionata dalla cornice politica e istituzionale del nostro paese. Anche la forma di questo nuovo strumento-partito rappresenta qualcosa di più di una formula organizzativa, ma deve riuscire a incarnare una visione della democrazia intesa come qualcosa di vivo e di adatto alla modernità.

Verso il partito democratico

L’idea di un Partito democratico italiano, ritornata in queste settimane al centro del dibattito, ha radici profonde in un percorso politico che viene da lontano. Per molti è stato un sogno da custodire in segreto, un’utopia, irrealizzabile. Per la generazione cui appartengo un obiettivo cui cominciare a lavorare. Adesso è arrivato il momento di mettere mano all’opera. Adesso, perché un terremoto si è abbattuto sul sistema politico italiano, rischiando di riportarci all’inizio di quella transizione, per molti aspetti ancora incompiuta, che abbiamo vissuto in questi dieci anni. Quel terremoto si chiama riforma elettorale proporzionale. La nuova legge è la causa che ha prodotto gli sconvolgimenti delle ultime settimane, e che ha innescato le reazioni da parte degli attori sulla scena. Come accade in un organismo che si ammala: entrano in azione gli anticorpi.