Andrea Orlando

Andrea Orlando

è deputato dell’Ulivo e responsabile dell’organizzazione dei DS

Un nuovo soggetto politico per la sinistra riformista

L’estate ha sviluppato un diffuso esercizio critico sul progetto del Partito Democratico. Non solo chi vi si oppone, ma anche molti che sostengono di condividerne la prospettiva hanno posto in evidenza i suoi rischi e i suoi nodi critici. Sembra che in questo esercizio sia rimasta in ombra una domanda invece non trascurabile: a cosa si va incontro se non accade nulla nell’attuale assetto del centrosinistra? Possiamo declinare questa domanda in due ulteriori domande. La prima la pone la cronaca di questi giorni ed è la seguente: a fronte della dialettica che si è aperta nel centrodestra a seguito della sconfitta di aprile, è irrilevante il grado di successo del processo unitario nel centrosinistra? Difficilmente si può rispondere con un’alzata di spalle, poiché oggettivamente non costituisce una variabile trascurabile il modo in cui le forze riformiste si relazioneranno con quanto avviene nel campo avverso. Una variabile che incide sulla possibile evoluzione (o involuzione) del bipolarismo italiano.