insegna Economia politica all’Università Cattolica di Milano.
Nonostante le reti di trasporto italiane siano mediamente sottoutilizzate e gli ostacoli a una politica anticongiunturale basata sugli investimenti pubblici siano in Italia molto alti, con l’approfondirsi della recessione innescata dalla crisi finanziaria in molti auspicano un piano per rilanciare le grandi opere infrastrutturali quale strumento principe della politica anticongiunturale. Non sarebbe invece meglio finanziare piccole e piccolissime opere come, per esempio, le manutenzioni straordinarie delle scuole, degli ospedali e degli acquedotti?