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L’arpa birmana schiacciata dai carri armati

Quando i cingoli hanno attraversato le strade birmane, il 1° febbraio 2021, gli analisti che ondeggiavano tra realismo e pessimismo hanno mostrato un sorriso amaro. Le loro previsioni si erano avverate. Pur delusi, avevano ragione: Myanmar è ancora una democrazia imperfetta, uno Stato incompiuto, un paese non pacificato. I militari non hanno mai sostanzialmente lasciato il potere, ora lo riprendono anche nella forma. Il colpo di Stato ha trovato origine da un pretesto labile, un’accusa occasionale di frodi elettorali nelle consultazioni dello scorso novembre. L’affermazione della National League of Democracy (NLD), di Aung San Suu Kyi era stata dirompente, con la conquista di 397 seggi su 476. Il risultato migliorava addirittura il trionfo di cinque anni prima. Il secondo partito – lo Union Solidarity and Development Party (USDP), espressione politica delle stellette – aveva raccolto soltanto il 7%.

Cina e Taiwan a Singapore. L’unità nella diaspora

La stretta di mano tra il presidente cinese Xi Jin Ping e quello di Taiwan Ma Ying-jeou segna una svolta radicale nelle relazioni tra i due paesi e chiude, dal punto di vista formale, sessantasei anni di tensioni e contrasti. Si pone così un ulteriore e importante tassello nel processo di ridefinizione degli assetti strategici e di sicurezza nel Mar Cinese meridionale. Nuovi assetti incentrati su una Cina sempre più forte e temuta.

L’autunno del patriarca di Singapore. Una riflessione per la sinistra

Lo scorso 23 marzo si è spento Lee Kuan Yew, il quale, grazie a un mix di rigore e lungimiranza, di libertà concesse con il contagocce e di efficienti interventi pubblici, trasformò la piccola enclave cinese in una ricca, dinamica e moderna città-Stato.

Le tre frecce di Shinzo Abe

Leva monetaria, leva fiscale e riforme strutturali per far crescere la competitività del Giappone sono le cosiddette tre frecce dell’Abenomics, la politica economica che il premier Shinzo Abe ha varato al momento della sua rielezione lo scorso dicembre per rilanciare l’economia del paese. Esportazioni e consumi sono aumentati e l’economia dà segni di crescita. Tuttavia, l’Abenomics, guardata con interesse da alcuni e con scetticismo da altri, deve ancora dare prova della sua efficacia.

La Birmania guarda al futuro

Nei giorni scorsi si è tenuto in Birmania il World Economic Forum sull’Asia dell’Est. Si è trattato di un segnale inequivocabile del nuovo corso politico ed economico intrapreso dal paese del Sud-Est asiatico a partire dal 2010, anno dell’elezione alla Presidenza di Thein Sein e della liberazione di Aung San Suu Kyi.

La crisi coreana: un dramma-farsa che si ripete

Da sessant’anni i principali attori coinvolti nella penisola coreana partecipano a un preciso gioco delle parti che mira non alla soluzione della lunga crisi ma al suo indefinito prolungamento. Le ultime minacce del giovane leader nordcoreano fanno parte del medesimo copione e potrebbero rappresentare un estremo tentativo per sganciare Pyongyang dal suo fratello maggiore, Pechino.

Le prove di forza del giovane leader

I lievi, seppure percepibili, cambiamenti che hanno caratterizzato la vita di Pyongyang negli ultimi anni non sono un riflesso di quanto accade nelle relazioni internazionali del regime di Kim Jong-un, che infatti persegue ancora quella strategia di chiusura e di esaltazione dell’orgoglio nazionale che da decenni contraddistingue la politica della Corea del Nord.

Caucaso: il grande gioco, ancora

Oggi come nell’Ottocento i paesi del Caucaso ritornano al centro di un “grande gioco” diplomatico fra le potenze per esercitare influenza su una regione strategicamente importante. A essere cambiati sono, in parte, i protagonisti del gioco. Scomparsa da tempo la Gran Bretagna, sono gli USA, la Russia, la Cina, l’Iran e, ultimo arrivato, Israele a contendersi l’amicizia dei paesi della regione.

Afghanistan: un organismo malato?

Il recente vertice di Lisbona ha confermato l’impegno della NATO verso l’Afghanistan. Sono molti però i problemi che si profilano all’orizzonte e ai quali i paesi europei impegnati sul fronte asiatico devono cercare di porre rimedio. Ne parla l’ambasciatore Ettore Sequi, già rappresentante speciale dell’Unione europea in Afghanistan.

La Birmania a un bivio

Piero Fassino, inviato speciale dell’UE per Birmania/Myanmar, analizza la situazione attuale e le prospettive future della Birmania all’indomani delle prime elezioni dal 1990 e della liberazione di Aung San Suu Kyi.

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