Infrastrutture: doing more with less

Di Alberto Clementi Martedì 19 Marzo 2013 09:36 Stampa

Le moderne città-mondo hanno bisogno, più che di opere funzionali, di spazi vitali che configurino assetti innovativi. Per far ciò occorre da un lato sfruttare il potenziale insito nelle infrastrutture esistenti, che devono superare il concetto di pura funzione, dall’altro, approfittando delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, migliorare le cosiddette slow infrastructures. Il buonsenso consiglia infatti di concentrarsi su piccoli interventi concretamente realizzabili anziché preventivare grandi opere, ormai inattuabili.

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