Il partito politico e il bisogno di mediazione

Di Claudio Bazzocchi Martedì 03 Settembre 2013 11:37 Stampa

Con il passaggio alla seconda Repubblica, il capitalismo dell’ipermodernità consumista si è affermato come cultura egemone, nel nostro paese come in gran parte dell’Occidente, imponendosi sulle grandi narrazioni politiche del movimento operaio e della tradizione politica socialista e comunista. Questo processo di progressiva secolarizzazione della società, l’ubriacatura consumista e l’affermarsi di un immaginario collettivo che stigmatizza ogni mediazione hanno sottratto prestigio alla politica e delegittimato il partito, soggetto principe della funzione di mediazione. E tuttavia, la crisi economica, strutturale e di sistema che stiamo vivendo restituisce ora centralità a questa funzione e al partito politico, l’unico soggetto in grado di esercitarla compiutamente.

La rivista è disponibile nelle edicole delle principali città, oppure è possibile sottoscrivere un abbonamento, qui tutte le informazioni.

Acquista la rivista

Abbonati alla rivista