La proprietà intellettuale dei ricercatori

Di Chiara Franzoni Martedì 16 Marzo 2010 19:00 Stampa
Nel corso degli ultimi trent’anni la pratica relativa alla proprietà intellettuale dei ricercatori ha subi­to profonde trasformazioni. Le università si sono occupate sempre più frequentemente di attività legate alla commercializzazione dei risultati della ricerca, sotto forma di vendita e di concessione di licenze di brevetto. Il cambiamento ha complessi­vamente costretto gli atenei a rivedere il proprio ruolo nella società e nel tessuto industriale, oltre che le proprie modalità di azione e interazione con i soggetti esterni, includendo industria e impren­ditoria fra gli stakeholders fondamentali delle pro­prie attività. Dopo qualche decennio di sperimen­tazioni, si è oggi in grado di fare il punto della si­tuazione, individuare una serie di criticità diffuse e ispirarsi alle best practices internazionali.