I Quaderni 1/2008 - La Scuola

il Sommario

l' Editoriale

Editoriale

Questo è il primo numero dei “Quaderni di Italianieuropei”: la positiva avuta dalla nuova serie della rivista e il dibattito che si è sviluppato tra i lettori ci hanno convinto dell’utilità di supplementi che approfondiscano di volta in volta un tema centrale nella società e nel dibattito politico.

gli Articoli

Una scuola di qualità

Un valore condiviso

di Mauro Palma
Discutere della scuola e delle sue possibili trasformazioni vuol dire innanzitutto riconoscere l’istruzione come un bene e un valore da tutelare da parte di tutti, indipendentemente dalle diverse opzioni ideali e politiche. Perché l’istruzione costituisce l’asse su cui fondare una società che veda nella maggiore consapevolezza dei cittadini e nella loro capacità di autonomia il motore per la propria crescita civile, economica e sociale. La discussione deve tendere a non separare aspetti diversi: quello della definizione dei contenuti, quello della continua innovazione del progetto di insegnamento e di apprendimento, quello dell’organizzazione complessiva del sistema. Soprattutto deve avere presente il ruolo centrale e propositivo di chi nella scuola quotidianamente opera. Solo così il sistema scolastico italiano può rispondere efficacemente al compito che gli è affidato: garantire a tutti, secondo diverse modalità, il diritto a un’istruzione di qualità.
Una scuola di qualità

Da dove ripartire per una scuola di qualità

di Luisa Ribolzi
Tra i provvedimenti più importanti per la valorizzazione del ruolo e per il riconoscimento della centralità della scuola, si ricordano quelli necessari per potenziare l’equità, per superare la gerarchizzazione fra saperi teorici e saperi applicativi, per far crescere l’affidabilità della scuola, attestata da un solido e capillare sistema di valutazione; per ripensare e valorizzare le nuove tecnologie di informazione e comunicazione. Tutti questi obiettivi passano per la qualificazione degli insegnanti.
Il sistema scuola

Quale organizzazione per quale modello di scuola

di Giorgio Rembado
Quello dell’autonomia è il fantasma che si aggira per le nostre scuole. Autonomia scritta nelle leggi
ed esorcizzata nel quotidiano. Cosa c’è dietro a questa autentica insubordinazione amministrativa: una resistenza culturale verso il riconoscimento dell’istruzione come un diritto dei cittadini. Cosa si dovrebbe fare.
Il sistema scuola

Il sistema scuola per il sistema paese

di Vittorio Campione
Da “trasmissione” a “costruzione” di competenze e conoscenze che via via divengono necessarie. Le condizioni per procedere: rilancio dell’autonomia, qualificazione di docenti e dirigenti, riconoscimento del merito. Il merito deve essere distante dai vecchi paradigmi (sapere sistematico, subalternità delle tecnologie, separatezza delle aree disciplinari) e concretizzarsi in profili integrabili fra loro che diano vita ad un sapere generale, flessibile, finalizzato a percorsi educativi equivalenti, con un alto contenuto tecnico-professionale.
Il sistema scuola

Scuola e nuove tecnologie: dall'aggiornamento tecnologico all'information literacy

di Gino Roncaglia
Nell’uso delle nuove tecnologie in ambito scolastico, occorre passare da una prospettiva di puro aggiornamento tecnologico alla promozione della capacità di reperire, valutare e gestire risorse informative, in un contesto orientato al lavoro collaborativo e aperto alle prospettive del lifelong learning.
Il sistema scuola

Il lavoro docente: la strada stretta tra "conservatori" e "reazionari"

di Walter Maraschini
Nella diagnosi e nella terapia dei mali della scuola non si può rimanere imbrigliati in un dibattito che contrappone “conservatori” a “reazionari”. Anche tenendo conto che la scuola presenta intrinseche alla “conservazione”, allargare lo sguardoai modelli organizzativi dei diversi paesi può aiutare a formulare proposte efficaci e condivise di trasformazione.
Il sistema scuola

La scuola come sistema e l'organizzazione del lavoro scolastico

di Francesco Profumo
È necessario che il sistema scolastico assicuri elevati standard qualitativi in linea con gli sviluppi tecnologici
in atto. La scuola pubblica deve essere capace di comunicare e interagire ai vari livelli per il raggiungimento dell’obiettivo primario – la formazione delle nuove generazioni – dotandosi di un’organizzazione moderna, innovando le tecnologie utilizzate, investendo nella formazione della nuova classe docente e adottando un sistema di valutazione esterna.
Il sistema scuola

Valutazione e merito per una scuola socialmente giusta

di Davide Giacalone
Se si vuole effettuare un’analisi dell’istruzione in Italia, un dato ancora valido è che il sapere è strumento di benessere economico e promozione sociale. Purtroppo però ciò vale solo per le famiglie che si possono permettere di far studiare i figli. Per cambiare registro occorre dotarsi di sistemi di valutazione comparabili e non autoreferenziali, che valutino gli studenti, ma anche gli insegnanti, le scuole, le facoltà, la macchina scolastica. E occorre premiare il merito e le capacità, e non il reddito.
La professione di docente

La questione insegnanti

di Alessandro Cavalli
Le recenti indagini PISA permettono di effettuare una riflessione sulla situazione degli insegnanti nella scuola italiana. Gli aspetti critici riguardano il numero, più alto della media europea, il livello di retribuzione e la sua progressione economica con l’anzianità, il prestigio sociale di questa professione, i meccanismi di reclutamento, la formazione iniziale e la valorizzazione delle competenze.
Il sapere a scuola

Il sapere a scuola

di Silvano Tagliagambe
Quale deve essere l’obiettivo primario di un’istruzione che riesca fornire gli strumenti culturali per conoscere il mondo, per acquisire conoscenze e competenze utili a padroneggiare la comprensione della realtà e a costruire una forma mentis flessibile e aperta? Certamente quello di stabilire il giusto equilibrio e l’opportuna connessione tra “sapere” e “capire”. Per questo l’insegnamento di competenze quali l’analisi, l’astrazione, la deduzione, l’induzione, l’abduzione e l’analogia deve trovare un proprio spazio interdisciplinare all’interno del curriculum in un’area apposita ed esplicitamente finalizzata all’ obiettivo che bisogna raggiungere.
Il sapere a scuola

Il sapere linguistico

di Mario Ambel
Le finalità dell’educazione linguistica sono ormai pressoché unanimemente condivise sia a livello internazionale che nazionale: dopo una precisazone di carattere terminologico si propongono qui alla discussione alcune possibili cause dei risultati purtroppo ancora insoddisfacenti che il sistema scolastico italiano ottiene negli apprendimenti linguistici.
Il sapere a scuola

Il sapere scientifico

di Andrea Turchi
I problemi dell’insegnamento scientifico in Italia hanno radici sociali, politiche e culturali antiche, ma oggi i vecchi problemi balzano al centro dell’attenzione perché si fa più drammatico il gap di conoscenze dei nostri studenti rispetto agli standard internazionali e alle necessità civili ed economiche del nostro paese.
Il sapere a scuola

Il sapere matematico

di Domingo Paola
L’esigenza di offrire a tutti i giovani conoscenze e competenze essenziali per una partecipazione informata, consapevole e critica alla vita pubblica, richiede una riformulazione dei contenuti matematici da insegnare e una profonda riflessione sulle modalità di approccio all’insegnamento-apprendimento della matematica.
Il sapere a scuola

Il sapere classico

di Maurizio Bettini
L’insegnamento del latino può rispondere a un duplice obiettivo: salvaguardare la continuità della nostra enciclopedia culturale, che a quella romana è strettamente collegata; aprire gli studenti al confronto con l’altro, utilizzando come strumento proprio la cultura dei nostri antenati. Ciò presuppone però un cambiamento di paradigma nell’insegnamento delle materie classiche.
Il sapere a scuola

Il sapere filosofico

di Stefano De Luca
Per innovare la didattica e garantire la formazione e l’aggiornamento continuo dei docenti è necessaria
la creazione, a livello nazionale, di mappe programmatiche con indirizzi e percorsi specifici a seconda del tipo di scuola e di indirizzo, nonché di équipes di “formatori scelti” provenienti dal mondo della scuola, ma connessi alle strutture universitarie.
Il sapere a scuola

Il sapere storico

di Vincenzo Guanzi
Nella riflessione sull’insegnamento della storia oggi si può rilevare che il discorso sull’asse curricolare storico-sociale è direttamente intrecciato con l’educazione alla cittadinanza. È dunque necessario ragionare con i ragazzi di responsabilità e autonomia così come di atteggiamenti, di comportamenti e di regole, e non solamente di saperi, ma anche del loro uso. Nell’insegnamento della storia è necessario avvalersi di mappe spazio-temporali, che permettono di muoversi avanti e indietro sulle coordinate dello spazio e del tempo, imparando a padroneggiarne l’uso. Ogni tema deve essere trattato evidenziandone le problematizzazioni e, in modo ben inserito, nel più ampio contesto storico, perché le autentiche conoscenze storiche sono soprattutto conoscenze di contesto, piuttosto che conoscenze singole.
Il sapere a scuola

Il sapere artistico

di Claudio Strinati
La storia dell’arte è una disciplina relativamente moderna. Come tale nasce, infatti, alla fine dell’Ottocento e trova da sempre scarsa accoglienza sia nell’ordinamento scolastico inferiore sia in quello universitario. Si ripercorrono le tappe principali di tale vicenda nell’auspicio di un recupero moderno e consapevole della specificità umanistica della nostra scuola anche nell’ottica degli studi storico-artistici.
Il sapere a scuola

Scienza e scuola nella società della conoscenza

di Pietro Greco
Il mondo è entrato nell’era della conoscenza, caratterizzata da una presenza sempre più estesa della scienza a ogni livello. La scuola è chiamata ad assolvere a una nuova funzione, oltre a quella classica dell’educazione: contribuire a costruire la cittadinanza scientifica per una società democratica della conoscenza. Per farlo deve reinventare i suoi strumenti didattici e mettersi in rete con la società.
L'istruzione tecnico-professionale

La riforma dell'istruzione tecnica e professionale

di Pietro Lucisano
Istruzione tecnica e professionale hanno dato un contributo determinante alla scolarizzazione del paese. L’analisi dei punti di forza e di debolezza di queste istituzioni deve contribuire al disegno di una riforma della scuola secondaria superiore in cui la presenza di indirizzi diversi prefiguri diversi approcci alla conoscenza, tutti di pari dignità, non scuole di diversa qualità.
L'istruzione tecnico-professionale

Tecnici e professionali, una via d'uscita dalla crisi

di Fiorella Farinelli
Dalla ridefinizione e dal rilancio dell’ istruzione tecnica e professionale, su cui negli ultimi anni si è lavorato molto, dipendono elementi importanti per il futuro economico del paese, ma anche per l’evoluzione in senso democratico dei processi di scolarizzazione. Un contributo importante sarà fornito dalle decisioni che saranno assunte sul federalismo e dalle associazioni imprenditoriali.
Scuola e lavoro

Un dialogo permanente tra scuola e lavoro

di Walter Passerini
Le difficoltà delle scelte scolastiche chiamano in causa la mancanza di politiche di orientamento. È ciò che chiedono alla scuola il mondo del lavoro e il mondo delle professioni. I riti di passaggio dalla scuola degli affetti alla scuola della responsabilità esigono politiche di accompagnamento, orientate al dialogo permanente tra scuola e lavoro, all’individuazione di nuove offerte formative, alla trasformazione degli istituti dell’autonomia e al superamento di alcune grandi sfide, tra le quali quelle della cittadinanza, del merito e della pari dignità.