I quaderni - Italianieuropei

In questo numero

Pubblica amministrazione, quale riforma L’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza richiede alcune importanti riforme di contesto, tra cui fondamentale è quella che riguarda la Pubblica amministrazione. Ma se c’è ampio consenso circa gli obiettivi della riforma, che mira ad una PA più efficiente, efficace, digitalizzata e snella grazie ad interventi di semplificazione e sburocratizzazione, una riflessione più approfondita appare necessaria per definire nel dettaglio gli interventi da compiere e le migliori modalità di azione.

11 settembre, venti anni dopo A due decenni di distanza dagli attacchi alle Torri Gemelle e al Pentagono si impone una riflessione su quanto accaduto nell’area del pianeta in cui più che altrove si è concretizzata la reazione statunitense a quella aggressione. È infatti nel Grande Medio Oriente dei conflitti afghano e iracheno, della guerra civile siriana, della destabilizzazione libica, degli avvicendamenti al potere innescati dalle Primavere arabe, nell’oblio che ha avvolto il conflitto israelo-palestinese che si possono intravedere le conseguenze geopolitiche più rilevanti di quanto avvenuto in quella tragica mattina americana del 2001.

Giustizia: quale riforma. L'America è tornata. Italianieuropei 4/2021

Da sabato 10 luglio in edicola.

Giustizia, quale riforma | C’è grande consenso tra cittadini e forze politiche sulla necessità di riformare il sistema della giustizia civile e penale nel nostro paese per renderla più rapida, efficiente, prevedibile negli esiti e, di conseguenza, più giusta. Su quali specifici interventi prevedere per raggiungere tali obiettivi, invece, le posizioni di distanziano e il dibattito si fa aperto e vivace. Indagare in profondità cause e risvolti delle criticità attuali della giustizia italiana diviene quindi essenziale per valutare le opzioni in campo e immaginare azioni puntuali e incisive di intervento.

L’America è tornata | Sin dalle prime decisioni di politica estera assunte dopo l’arrivo di Biden alla Casa Bianca si è compreso quanto la postura internazionale degli Stati Uniti potesse cambiare con la nuova Amministrazione. Sia che si guardi alle scelte che si stanno compiendo nelle relazioni transatlantiche, nei rapporti con Pechino e nello scacchiere mediorientale, sia che ci si soffermi sul prevedibile impatto di alcune misure di politica interna in termini di riposizionamento nelle filiere produttive e tecnologiche, appare chiaramente come gli Stati Uniti intendano riaffermare il loro ruolo di grande potenza e la loro proiezione globale.

In questo numero

Giustizia, quale riforma | C’è grande consenso tra cittadini e forze politiche sulla necessità di riformare il sistema della giustizia civile e penale nel nostro paese per renderla più rapida, efficiente, prevedibile negli esiti e, di conseguenza, più giusta. Su quali specifici interventi prevedere per raggiungere tali obiettivi, invece, le posizioni di distanziano e il dibattito si fa aperto e vivace. Indagare in profondità cause e risvolti delle criticità attuali della giustizia italiana diviene quindi essenziale per valutare le opzioni in campo e immaginare azioni puntuali e incisive di intervento.

L’America è tornata | Sin dalle prime decisioni di politica estera assunte dopo l’arrivo di Biden alla Casa Bianca si è compreso quanto la postura internazionale degli Stati Uniti potesse cambiare con la nuova Amministrazione. Sia che si guardi alle scelte che si stanno compiendo nelle relazioni transatlantiche, nei rapporti con Pechino e nello scacchiere mediorientale, sia che ci si soffermi sul prevedibile impatto di alcune misure di politica interna in termini di riposizionamento nelle filiere produttive e tecnologiche, appare chiaramente come gli Stati Uniti intendano riaffermare il loro ruolo di grande potenza e la loro proiezione globale.

Idee per una organica riforma fiscale

Il sistema fiscale italiano è vicino al collasso, è invecchiato, non è in grado di intercettare la ricchezza “moderna” e si fonda troppo su tributi tradizionali, come quelli sul reddito, e cioè su prelievi che, così come sono oggi congegnati, colpiscono in modo eccessivo e squilibrato le famiglie e le imprese. Gli interventi, solo estemporanei, che abbiamo avuto finora sono diretti più che altro ad aggiustare alcuni pezzi del sistema e, perciò, non sono riconducibili a un disegno generale di riforma. Occorrono invece misure coraggiose se si vuole ridurre la pressione tributaria sulla famiglia e sulle imprese e se si vuole raggiungere l’obiettivo dell’equità.

Una lettura non convenzionale dell’enciclica “Laudato si’”

L’enciclica “Laudato si’” costituisce un’importante presa di posizione da parte del pontefice a favore dell’adozione di politiche a tutela dell’ambiente e di contrasto al degrado naturale e umano. È infatti imprescindibile agire sull’ambiente se si vogliono vincere le grandi sfide della fame, dell’esclusione, della miseria, dell’educazione non solo nel Sud del mondo, ma anche nelle nostre società avanzate. Ecco, dunque, da cosa deriva l’esigenza di una svolta non solo nelle politiche ambientali ma anche in quelle economiche da parte di tutti i governi.

Cosa è veramente accaduto al Sinodo?

Anche a così poca distanza di tempo dalla conclusione dei lavori del Sinodo è possibile tracciare un primo bilancio di ciò che è accaduto: qualcosa di importante, che riguarda la Chiesa tutta. La centralità della categoria della misericordia anche nella lettura dell’esperienza coniugale e familiare, il linguaggio inclusivo utilizzato, il ripensamento della relazione tra matrimonio e famiglia alla luce dell’esperienza storica presente e i caratteri dell’approccio collegiale utilizzato testimoniano come dopo il Sinodo “la parola famiglia non suona più come prima”.

La Chiesa “femminile” di Bergoglio

Nella Chiesa di Bergoglio la questione femminile si pone oltre i termini delle cosiddette “pari opportunità”. Le donne, con il loro carisma, con la loro vocazione, con le loro caratteristiche di dolcezza, generosità e “generatività”, per papa Francesco sono centrali tanto nella Chiesa quanto nella società e nella famiglia. La sfida da vincere è quella di far sì che esse possano vivere appieno tutte queste dimensioni, senza che la partecipazione alla vita pubblica e della comunità vada a scapito della loro presenza nella famiglia.

Bergoglio e le Americhe

Il viaggio del papa a Cuba e negli Stati Uniti dello scorso settembre ha riaffermato, su diversi fronti, il carattere innovativo del pontificato di Bergoglio. Se in termini generali ha segnato l’introduzione di una visione unitaria del continente in controtendenza rispetto alla storia recente del cristianesimo americano, in merito alle specificità del contesto statunitense ha permesso al pontefice di parlare direttamente ai cattolici americani scavalcando il filtro dei vescovi – in gran parte ostili al nuovo papa – e di promuovere il ritorno sulla scena cattolica nordamericana della grande tradizione del cattolicesimo sociale, soppiantata negli scorsi decenni dalle battaglie pro-life antiabortiste e dal sostegno alla cultura economica neoliberista.

Bergoglio, l’Europa, i migranti

Molto nitida è la posizione che papa Francesco ha in più occasioni assunto rispetto al dramma degli sbarchi e al fenomeno epocale dei movimenti di migranti: una posizione di netta condanna dell’indifferenza, soprattutto degli europei, rispetto alla morte e al dolore di chi, fuggendo, affronta viaggi e traversate nella più totale insicurezza; ma anche di esortazione all’accoglienza, all’integrazione e alla valorizzazione di chi è riuscito ad approdare in Europa e a questo continente stanco può dare una opportunità di rinascita e di recupero delle sue vere radici.

L’economia di mercato secondo Papa Francesco

L’impianto filosofico del pensiero di Bergoglio in materia economica fa riferimento non a un modello astratto di economia di mercato, ma a come esso si configura oggi: un’istituzione che tende a escludere tutti coloro che non sono in grado di assicurare livelli elevati di produttività e che accresce le diseguaglianze, sia tra i singoli che tra le classi sociali. La sfida che papa Francesco lancia a studiosi e policy makers è quindi quella di adoperarsi con coraggio per trovare il modo di trasformare dall’interno il modello di economia di mercato che si è venuto a consolidare durante l’attuale passaggio d’epoca, un mercato che deve non solo essere in grado di produrre ricchezza, e di assicurare una crescita sostenibile, ma anche di porsi al servizio dello sviluppo umano integrale, di uno sviluppo cioè che tenda a tenere in armonia le tre dimensioni dell’uomo: quella materiale, quella socio-relazionale e quella spirituale.

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