Oskar Lafontaine, il Napoleone della Saar

Written by Paolo Soldini Wednesday, 14 February 2018 12:16 Print

Verso la fine degli anni Novanta si conquistò sulla stampa britannica il titolo di “uomo più pericoloso d’Europa”. Oskar Lafontaine, allora presidente della SPD, il più antico e forte dei partiti socialdemocratici del continente, voleva una completa armonizzazione della fiscalità nei paesi dell’Unione e una riforma delle istituzioni che portasse a una vera politica economica comune, da finanziare con una tassazione delle transazioni finanziarie. Cibo del diavolo per gli inglesi: non solo per gli eredi spirituali di Margaret Thatcher, ma anche per i brillanti decisionisti del New Labour di Tony Blair che intanto erano saliti al potere a Londra e che in quell’estremismo europeista vedevano una specie di diabolica reincarnazione del vecchio esprit massimalista, dell’ammuffito socialismo continentale e delle sue esecrabili escrescenze burocratiche.

Puoi acquistare la rivista nelle edicole delle principali città oppure online e riceverla direttamente a casa. E' possibile, inoltre, sottoscrivere un abbonamento annuale.