Il dopo-elezioni: confrontarsi con i risultati

Written by Nadia Urbinati Monday, 18 March 2013 17:18 Print

La nomina a senatore a vita di Monti voluta da Napolitano nel novembre 2011 gettava le premesse per un governo tecnico ritenuto allora indispensabile per evitare all’Italia il calvario della Grecia. Una scelta che non è servita ad avviare la riforma più urgente, quella elettorale. Inoltre il compassato economista si è lasciato vincere dalle emozioni e ha deciso di candidarsi, con la conseguenza di infondere nuovo vigore in Berlusconi, spingendolo a ricandidarsi, e di agevolare il M5S. E gli esiti elettorali hanno dimostrato che i cittadini hanno prestato ascolto alle forti emozioni aizzate da Grillo e Berlusconi, ai populismi di destra e di sinistra. L’unica strada per poter sfruttare la sua risicata maggioranza e così intraprendere le riforme necessarie è che il PD sfugga all’amo della grande coalizione lanciato da Berlusconi e cerchi un dialogo con gli eletti del M5S.

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