Che fine ha fatto Gordon Brown?

Written by Domenico Cerabona Thursday, 26 October 2017 16:40 Print

Gordon Brown dieci anni fa avrebbe potuto stravincere un’elezione e, chissà, forse diventare uno dei più importanti leader della storia laburista. Invece verrà ricordato come colui che ha consegnato il Regno Unito ai conservatori di David Cameron, che hanno guidato il paese verso anni di austerità, lacrime e sangue e il disastro della Brexit.
Nel giugno del 2007, infatti, dopo anni di lotte intestine nel Labour tra Gordon Brown e Tony Blair, lo scozzese Brown diviene finalmente leader del Partito Laburista, in un congresso senza contendenti che lo porta direttamente al n. 10 di Downing Street. Brown è un leader atipico, innanzitutto perché è scozzese, cosa molto rara per un Regno Unito ancora fortemente “inglese”, e inoltre perché è uno dei rarissimi casi di primo ministro non formatosi a Oxford o a Cambridge. Questo non influisce certo sulla sua preparazione o formazione, però ci indica che Brown non ha fatto parte di quelle cerchie ristrette in cui si formano le future classi dirigenti britanniche, classi dirigenti – in entrambi i partiti – piuttosto standardizzate persino nell’accento e nell’abbigliamento. Eppure nel settembre di quell’anno i sondaggi sia per il Labour che per quanto riguarda il gradimento personale di Brown sono alle stelle, dopo anni di lento calo laburista che nel 2005 ha vinto le elezioni con una maggioranza in declino.


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