Il lavoro è uno e i diritti sono di tutti

Written by Francesca Re David Friday, 16 November 2018 11:44 Print

La FIOM-CGIL nel pieno della crisi economica, sociale e politica del paese ha scelto parole d’ordine chiare: l’apertura, il confronto, la contrattazione collettiva, la riunificazione della rappresentanza attraverso la democrazia. Con questi punti fermi dal 2008 in poi abbiamo affrontato il sistema delle imprese che avevano confermato la strada dei contratti separati. Il punto più grave di questa determinazione è stato la scelta compiuta nel 2010 dal più grande gruppo industriale
del paese, la Fiat, di uscire dal sistema delle relazioni sindacali e dal contratto nazionale e di privare i lavoratori della democrazia togliendo loro la libertà sindacale. Contemporaneamente, una parte delle imprese ha utilizzato la crisi per tentare di cancellare i diritti raggiunti con la contrattazione, attraverso la disdetta e la rimessa in discussione degli accordi e con il ricatto sul lavoro.

 

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