Italianieuropei 8/2011
Italianieuropei 8/2011

Agenda

Vero e verosimile

Focus

La strada per l’Eliseo

In questo numero

Quanta falsità e ignoranza erano contenute nelle parole di chi, per mesi, ci ha raccontato che la crisi finanziaria internazionale non avrebbe avuto ricadute sull’economia italiana, che la crisi non era reale ma psicologica, che «stiamo meglio degli altri», che il momento peggiore era ormai alle spalle e che l’Italia l’aveva superato forte dei suoi solidi fondamentali economici?
La menzogna alimentata dall’occultamento e dall’uso strumentale dei dati si è trasformata in propaganda; la comprensione della realtà e dei suoi mille problemi ha ceduto il passo a una sua rappresentazione rassicurante e consolatoria. Da una riflessione sul legame fra “Vero e verosimile” vogliamo partire per provare a ritrovare la strada, per capire cosa fare per tirare fuori il paese dal pantano in cui sta affondando e in cui rischia di morire.

il Sommario

l' Editoriale

Editoriale. Vero e verosimile

«La verità vince sempre» dichiarò pochi mesi fa il presidente del Consiglio. Un’affermazione che, in questo inizio settembre segnato dalla corsa del paese lungo l’orlo del baratro, ha il sapore della beffa, della terribile profezia che si avvera. Quanta falsità e ignoranza erano contenute nelle parole di chi, per mesi, ci ha raccontato che la crisi finanziaria internazionale non avrebbe avuto ricadute sull’economia italiana, che la crisi non era reale ma psicologica, che «stiamo meglio degli altri», che il momento peggiore era ormai alle spalle e che l’Italia l’aveva superato forte dei suoi solidi fondamentali economici?

gli Articoli

Agenda. Vero e verosimile

Il mondo come notizia. La letteratura e la crisi del senso del reale

of Emanuele Trevi

Quanta maestria, quanto mestiere si celano nell’artista intento a offrire una rappresentazione della realtà che non sia una sua semplice riproduzione in termini di informazione? In un tempo in cui l’atrofia della sensibilità fa sì che l’interpretazione delle cose del mondo si riduca a notizia è lecito chiedersi se vi siano ancora, come è stato per il passato, artisti in grado di restituire orizzonte alla realtà.

Agenda. Vero e verosimile

Realtà del linguaggio e linguaggio della realtà

of Stefano Levi Della Torre
Se il linguaggio in senso lato è il mezzo inevitabile per comprendere ed esprimere la realtà, esso è anche il mezzo per rendere verosimile la menzogna. Ma chi giunge a negare l’esistenza di una realtà oggettiva per il fatto che non possiamo accedervi compiutamente, annulla ogni differenza tra il sapere e il credere, tra conoscenza e opinione, tra scienza e propaganda. Sebbene non si possa asserire nulla che sia una verità assoluta, vi sono affermazioni che sono più vere di altre meno vere o decisamente false: il linguaggio della realtà può dissolvere la realtà del linguaggio.
Agenda. Vero e verosimile

Lo spauracchio dei valori. Per una rifondazione razionale del pensiero pratico

of Roberta De Monticelli
Lo scetticismo etico che permea il pensiero filosofico europeo del secondo Novecento è radicato nel pregiudizio di una netta separazione tra ethos ed etica, tra conoscenza e giudizio di valore. Basandosi sui principi espressi nella “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” del 1948, invece, è possibile tornare a relazionare costruttivamente i due termini per dimostrare come il giudizio di valore contenga effettivamente condizioni di verità e conoscenza.
Agenda. Vero e verosimile

La verità al tempo dei dubbi

of Francesco Benigno
Con l’ingresso nel nuovo millennio la categoria storico-sociologica del “moderno” è diventata inattuale e ancora non disponiamo di nuovi schemi interpretativi atti a sostituirla. In questo “tempo dei dubbi” spetta alle discipline storiche una rinnovata presa di responsabilità nei confronti della delicata questione della verità nel sapere storico.
Agenda. Vero e verosimile

Verità, menzogna, verosimiglianza

of Paul Gilbert
La verità politica, così come quella storica, è suscettibile di diverse interpretazioni, almeno tante quanti sono gli interessi degli individui in gioco; ma la verità è un valore assoluto cui la politica deve rifarsi? E che cosa si intende per “verità”? Hannah Arendt ha indagato il complesso limite tra menzogna e verosimiglianza, una questione sempre attuale su cui filosofi e politici si interrogano dai tempi di Platone e Socrate.
Agenda. Vero e verosimile

Verità e storia

of Massimo Adinolfi
Il relativismo è l’unico esito possibile a cui conduce la consapevolezza della storicità di ogni problema? Prima di cedere a nuove forme di realismo o naturalismo, occorre inda - gare il contesto che ha portato alla fine delle filosofie della storia, per individuare il rapporto che la verità intrattiene con la realtà: infatti, anche il regresso infinito di una ragione che storicizza se stessa ha forse qualcosa da nascondere.
Agenda. Vero e verosimile

Verità e scelta dei fatti

of Mauro Dorato
La tesi relativista secondo cui non esistono fatti ma solo interpretazioni è infondata sia sul piano pratico che su quello teorico. Nonostante sia inevitabile una certa selettività nella scelta dei fatti che si decide di raccontare, tale selezione non ne compromette necessariamente l’oggettività: anche gli eventi sociali possiedono una loro testarda “datità” e una gerarchia che può essere determinata da valori etici condivisi.
Agenda. Vero e verosimile

Il tradimento dei numeri indiscussi

of Massimo Mucchetti

Il culto delle proiezioni numeriche e delle statistiche, diffuso in ambito economico e sociale negli ultimi trent’anni, è servito spesso a camuffare dietro un’aura di attendibilità scientifica una deliberata mistificazione delle fonti. Una mistificazione finalizzata a placare le tensioni che scuoterebbero l’opinione pubblica di fronte a una più realistica consapevolezza del contrasto di interessi tra le diverse fasce della popolazione e tra nazioni ricche e povere.

Agenda. Vero e verosimile

La verità nell’era del video

of Carlo Freccero

Con la separazione tra sapere e potere e il massiccio diffondersi della televisione, le democrazie odierne assomigliano sempre più a delle sondocrazie: tutto è lecito in nome del consenso, dell’“audience”, e l’unica verità che conta è quella dei sondaggi, del marketing. Tuttavia, nell’Italia berlusconiana e nell’Inghilterra di Murdoch si scorgono i primi segnali di un’inversione di rotta.

Agenda. Vero e verosimile

Le verità della scienza

of Anna Meldolesi
Gli scienziati sbagliano, la scienza molto meno perché si fonda su regole pensate e applicate per limitare il più possibile gli effetti delle umane debolezze. Questo processo non funziona sempre alla perfezione, ma l’avvincente intreccio tra vero, falso e verosimile del caso Morton dimostra che alla fine la verità tende a prevalere.
Agenda. Vero e verosimile

Le statistiche ufficiali come specchio della realtà

of Linda Laura Sabbadini
I cambiamenti istituzionali avvenuti all’interno dell’Istat agli inizi degli anni Novanta hanno avviato un profondo mutamento nella rilevazione dei dati: si è passati da una visione economicocentrica a un approccio statistico più democratico, che tiene conto di tutti i soggetti sociali e di tutte le aree tematiche. Uno strumento fondamentale nelle mani di governo e Parlamento, che dovrebbero investire seriamente in statistiche ufficiali al fine di attuare politiche lungimiranti, in grado di migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini.
Agenda. Vero e verosimile

Giovani per forza

of Alessandro Rosina
Le difficoltà che le nuove generazioni incontrano nell’iniziare un percorso di vita indipendente sono evidenti; tuttavia la mancanza di indagini capillari e rigorose al riguardo rende difficile capire le cause di questo disagio e intervenire su di esso. Di fronte all’assenza di politiche che concilino formazione e occupazione diventa arduo trovare l’occasione per superare il familismo tipico della società italiana. Ma allora è giusto parlare di mammoni e bamboccioni?
Agenda. Vero e verosimile

L’occupazione femminile in Italia e l’immagine distorta del dato medio nazionale

of Enzo Mingione
Il dato nazionale relativo all’occupazione delle donne non restituisce un’immagine reale del paese: infatti il Nord e il Sud Italia nascondono due condizioni differenti. Vi è necessità di politiche adeguate in grado di innescare un circolo virtuoso tra crescita dei servizi di welfare e incremento del lavoro femminile, obiettivi resi ancora più difficili da raggiungere dai preoccupanti tagli alla spesa pubblica.
Agenda. Vero e verosimile

La povertà tra dati e realtà

of Virginio Colmegna
La crisi economica ha fatto sì che la povertà colpisse anche quelle fasce di popolazione un tempo considerate sicure. È necessario, di fronte all’emergenza delle nuove forme di povertà, superare la concezione di un “welfare assistito” per instaurare dinamiche costruttive fondate su relazioni, ospitalità e integrazione, in previsione di una reale autonomia dei soggetti disagiati.
Focus. La strada per l’Eliseo

I nodi irrisolti della via socialista alle presidenziali del 2012

of Jean-Marie Colombani

Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali la sinistra francese, che sembra avere gioco facile grazie al diffuso antisarkozysmo e alla debolezza in cui versa la coalizione di destra, vede invece delinearsi con sempre maggior chiarezza le tante questioni ancora irrisolte. In particolare per quanto riguarda le difficili scelte da compiere in merito alle strategie di crescita economica e sviluppo del paese.

Focus. La strada per l’Eliseo

Socialisti francesi: un programma per vincere?

of Alain Bergounioux
Il programma adottato dai socialisti francesi a fine maggio farà da cornice alle proposte del candidato socialista alle prossime elezioni presidenziali del 2012. Esso tenta di definire i caratteri di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale reso possibile dalle riforme che la Francia dovrà attuare al suo interno e che non possono però prescindere da quelle che è necessario introdurre a livello europeo.
Focus. La strada per l’Eliseo

La Francia si prepara alle elezioni

of Italianieuropei intervista Frédéric Sawicki
Lo scenario pre-elettorale francese non si presta a facili pronostici: il fallimento del sarkozysmo sembra aver segnato la fine della politica presidenzialista, il Fronte Nazionale raccoglie sempre più consensi e l’introduzione delle primarie “all’italiana” rischia di destabilizzare le dinamiche interne al Partito socialista. La partita è quanto mai aperta.
Focus. La strada per l’Eliseo

Qual è la posta in gioco nelle elezioni francesi?

of Florence Noiville
La recente crisi economica ha accresciuto la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e degli uomini che ne fanno parte; per questo si guarda con un misto di preoccupazione e attesa alle prossime presidenziali francesi. È tempo per le élite politiche ed economiche di rimettersi in gioco, di abbandonare meccanismi di potere ormai obsoleti e porre le basi per un “futuro comune”, a partire dal sistema educativo.
Focus. La strada per l’Eliseo

L’integrazione economica europea al cuore delle presidenziali del 2012

of Thomas Chalumeau
L’Europa si costruisce un volto nuovo a Bruxelles, ma forse non il migliore. È questo il sentimento che prevale in molti francesi con l’avvicinarsi delle prossime elezioni presidenziali del maggio 2012. Tra un’Europa debole e priva di credibilità sul piano economico, e un’Europa “alla tedesca” fatta di rigore e scelte sociali che si ritengono non necessariamente applicabili alla propria realtà, la Francia cerca di proporre agli altri Stati una strada alternativa per costruire l’Europa di domani.
Focus. La strada per l’Eliseo

Sfide e obiettivi del Partito socialista francese

of Gianluca Briguglia
Il Partito socialista francese ha perso le ultime tre elezioni presidenziali e non governa da ormai dieci anni. Questo fa dell’appuntamento elettorale del 2012 un momento cruciale, al quale il PS si presenta animato da un dibattito interno ricco di posizioni e dal confronto fra un nutrito numero di personalità di spicco. I socialisti francesi, però, impegnati per la prima volta nelle primarie “all’italiana”, dovranno evitare gli errori del 2002, quando, favoriti alla presidenza, furono sconfitti al primo turno.
Contrappunto

La legge Pinocchio. Cosa non va nel testo unificato sul fine vita

of Ignazio R. Marino e Claudia Cirillo

Il dibattito sul testamento biologico interessa istituzioni e opinione pubblica da circa un ventennio; mentre i cittadini sembrano determinati a difendere il diritto alla libertà di scelta individuale, il Parlamento è impegnato a discutere un disegno di legge che presenta elementi di ambiguità e risulta essere scarsamente vincolante. Ancora una volta la soluzione potrebbe essere il voto referendario.

Dizionario civile

Disintermediazione

of Gino Roncaglia
Il termine “disintermediazione” è collegato a un libro per certi versi profetico: “The Next Economy”, scritto nel 1983 da Paul Hawken, un autore molto impegnato sul fronte del rapporto fra commercio e ambiente.
Dizionario civile

Meritocrazia

of Walter Tocci
La parola “merito” è vittima dei propri meriti. Che sono tanti in un paese dominato da corporazioni, rendite e oligarchie senza merito. Nel suo significato è implicita una lotta contro tutto ciò che blocca la società italiana impedendone l’innovazione, il ricambio generazionale e la mobilità sociale. Nel sostenere una semantica di carattere polemico la parola si è però molto affaticata. Anche le parole si stancano, dice il “Qohelet”.
Rivisitare l’Italia nei suoi 150 anni

Tra Garibaldi e i Genesis ho scelto Cavour

of Massimo Gramellini

A quattordici anni avevo tre poster nella stanza: Pulici, i Genesis e il conte di Cavour. Qualcuno troverà innaturale l’innamoramento di un adolescente per un professionista della politica, per di più di idee liberali. | di Massimo Gramellini per la rubrica "Rivisitare l’Italia nei suoi 150 anni".

I libri di Italianieuropei

Miguel Gotor, Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano, Einaudi, Torino 2011

of Giuseppe Cotturri
A più di trent’anni dall’assassinio di Aldo Moro gli storici non possono scrivere ancora nulla di conclusivo sulla vicenda che fece “deragliare” la vita politica del paese, spezzando e annullando definitivamente una speranza di mutamento sorretta liberamente per decenni da decine di milioni di donne e uomini.
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