Deficit democratico 2.0: quali rimedi?

Di Vivien A. Schmidt Lunedì 14 Gennaio 2013 14:20 Stampa

La crisi dell’eurozona non è solo economica, ma è anche di natura politica. Le politiche dell’area euro e le procedure per la gestione della crisi hanno esasperato gli annosi problemi di legittimità democratica dell’Unione europea. Ma il deficit democratico che fu al centro dei dibattiti dei primi dieci anni del secolo – e che riguarda la distanza tra gli organi decisionali europei e i cittadini, nonché la loro scarsa partecipazione politica e l’altrettanto scarsa rappresentanza diretta – non è nulla rispetto alla situazione attuale, che scaturisce dall’incremento delle pratiche decisionali intergovernative e tecnocratiche connesse alla crisi dell’eurozona. La domanda è: si può porvi rimedio mentre la crisi è in corso?

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