Mezzogiorno e brain drain: replicare per credere

Di Gaetano Vecchione Lunedì 14 Gennaio 2013 15:17 Stampa

Nel corso degli ultimi anni è aumentato il numero dei giovani meridionali che abbandonano il Mezzogiorno per andare a studiare o a
lavorare al Centro-Nord o all’estero. A differenza di quanto avveniva in passato, a emigrare sono oggi soprattutto laureati e diplomati. Questo ha un impatto negativo sulle Regioni di origine che sono così private della forza lavoro più qualificata. Le motivazioni che inducono i giovani a costruirsi una vita altrove sono varie e riguardano tanto le caratteristiche individuali e il percorso d’istruzione quanto le dinamiche economiche e la qualità delle istituzioni della Regione di provenienza. Tranne poche eccezioni, i tentativi sinora fatti per porre rimedio al fenomeno e incoraggiare il rientro dei cervelli in fuga risultano inadeguati.

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