Ci unisce il legame con il socialismo europeo

Di Massimo D'Alema Venerdì 07 Settembre 2018 11:39 Stampa

Caro Giuliano, nella nascita di una rivista c’è sempre qualcosa di temerario. Difficile dire se verrà letta con la stessa passione con la quale è stata pensata. Soprattutto ci si chiede se riuscirà a riempire il vuoto che la motiva. Quando, anni fa, ne parlammo per la prima volta immaginavamo un luogo aperto di dialogo tra le grandi tradizioni del riformismo italiano. Non potevamo prevedere l’accelerazione brusca della storia e l’irrompere di problemi – il nuovo terrorismo è uno di questi – che mutano non solo l’agenda politica ma il senso comune delle persone e persino lo spirito del tempo.
Sono convinto che tutto ciò renda più urgente una ricerca sulle ragioni, i punti di forza e anche i limiti, di un riformismo moderno, attrezzato a reggere l’impatto di eventi che già stanno modificando la vita di ciascuno e la nostra percezione della realtà. Certo è arbitrario considerare l’11 settembre lo spartiacque tra due epoche, eppure c’è qualcosa di simbolico nel comporsi, sotto i nostri occhi, di una coalizione politica su scala mondiale senza precedenti nel “secolo breve”.

Per leggere l'articolo integralmente puoi acquistare la rivista nelle edicole delle principali città oppure su questo sito e riceverla direttamente a casa. Puoi anche sottoscrivere un abbonamento annuale alla rivista.