Il piano del lavoro, una riforma per trasformare il capitalismo

Di Laura Pennacchi Venerdì 16 Novembre 2018 11:44 Stampa

Come e quanto il neoliberismo e la finanziarizzazione hanno modi­ficato il rapporto fra capitalismo e nuova economia, fra capitalismo e democrazia? Quale potrebbe essere la “riforma-chiave” – ispirata da una visione generale – in grado di trasformare radicalmente lo stato di cose presenti? L’urgenza maggiore, infatti, per le forze pro­gressiste e di sinistra risiede nella necessità di liberarsi dalla sogge­zione a un blairismo più o meno vetero, magari rieditato sotto for­ma di macronismo e di indistinto “repubblicanesimo”,1 e di uscire da un silenzio, un’inerzia, una cura di spiccioli affari di bottega che durano ormai da troppo tempo e le condannano alla scomparsa,2 attivando, al contrario, un cantiere culturale alternativo di vastissima portata, in grado di generare pensiero, analisi, linguaggi di altissimo profilo.

 

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