L’Italia sta attraversando una crisi che è al tempo stesso strutturale e ciclico-finanziaria. L’unica via d’uscita dalla più pericolosa delle due – quella strutturale – è u ritorno agli insegnamenti più validi del keynesismo: non soldi pubblici per incentivi a settori in declino, non soldi pubblici per sanare debiti privati, ma una politica di spesa per l’innovazione, la ricerca e la formazione del capitale umano.