ie Online. Grande Medio Oriente
Netanyahu, i sauditi e il ritorno dell’Iran

Netanyahu, i sauditi e il ritorno dell’Iran

Di Maria Grazia Enardu Lunedì 27 Luglio 2015

L’accordo di Vienna sul dossier nucleare iraniano avrà ripercussioni inevitabili sugli equilibri mediorientali. L’Iran si candida infatti a diventare un protagonista della scena regionale e internazionale, costringendo gli Stati vicini – soprattutto Israele e Arabia Saudita, ma non solo – ad adattarsi ai nuovi equilibri.

Nucleare iraniano: negoziato logorante per un accordo storico

Di Claudia Castiglioni Giovedì 16 Luglio 2015

Dopo un lunghissimo e logorante negoziato, i P5+1 e l’Iran hanno concluso un accordo che, se accettato dal Congresso statunitense e dal Parlamento di Teheran, porrà fine all’annosa controversia sul nucleare iraniano. Ma soprattutto l’accordo di Vienna, accolto con entusiasmo dal popolo iraniano, potrebbe permettere a Teheran di uscire da un isolamento politico ed economico durato quasi quaranta anni.

Elezioni in Turchia: poche certezze, molti punti interrogativi

Di Ekrem Eddy Güzeldere Martedì 09 Giugno 2015

Per la prima volta dal 2002, le elezioni in Turchia non hanno prodotto una maggioranza assoluta per l’AKP. Quattro partiti saranno rappresentati nel nuovo Parlamento. Costruire una coalizione sarà difficili, così come un governo di minoranza. Anche elezioni anticipate costituiscono uno scenario possibile.

Il quarto governo Netanyahu, il più a destra possibile

Di Maria Grazia Enardu Lunedì 18 Maggio 2015

Al limite dei tempi prescritti per la formazione della coalizione di governo, Netanyahu ha presentato una compagine governativa con una maggioranza risicata, di tendenza sempre più estremista e che include più “nemici” da cui guardarsi che amici del premier. Sarà un governo esposto ai ricatti e poco o niente interessato a trovare una soluzione alla questione dei due Stati.

La vittoria di Netanyahu e l’oscuro futuro di Israele

Di Maria Grazia Enardu Lunedì 23 Marzo 2015

Dopo la chiara vittoria ottenuta alle elezioni della Knesset della scorsa settimana, Netanyahu si appresta a formare un nuovo governo. Le dichiarazioni che hanno preceduto il voto fanno però temere che le prospettive per una soluzione del conflitto israelo-palestinese siano sempre più cupe.

Lotta per il potere e ingerenze esterne nell'inferno libico

Di Fabio Atzeni Martedì 10 Marzo 2015

Tra milizie islamiste e antislamiste, tribù e ingerenze esterne, la lotta per il controllo della Libia coinvolge oggi un intricato puzzle di forze. In questo contesto un intervento da parte occidentale con forze convenzionali non è fattibile nel breve periodo. Ciò tuttavia non esonera l’Occidente dal dovere di sostenere il popolo libico, purché sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Lo Stato Islamico: fattore rivoluzionario o di riequilibrio regionale?

Di Fabio Atzeni, Sally Stoppa, Francesco Petrucciano Giovedì 11 Dicembre 2014

La guerra allo Stato Islamico si inserisce in un contesto regionale estremamente complesso, in cui l’intrecciarsi di conflittualità – sciiti e sunniti, turchi e curdi, regime di Assad e ribelli siriani – e di reciproche diffidenze rende difficile l’individuazione e definizione di fronti chiari.

L’Iraq, l’IS e la Siria: un’altra guerra del Golfo?

Di Fabio Atzeni Giovedì 11 Settembre 2014

L’ascesa dello Stato islamico, già ISIS, in Iraq e l’efferatezza con cui esso agisce fanno temere a molti commentatori che si tratti delle premesse di un nuovo e ampio conflitto regionale. Di certo l’IS ha delle caratteristiche nuove: è ben organizzato sia politicamente che militarmente, ha degli obiettivi di state-building e usufruisce di importanti risorse finanziarie. Di fronte alla sua minaccia l’Unione europea non può ancora una volta crogiolarsi nel suo consueto immobilismo.

La Terra dei bambini non esiste più

Di Massimo Annibale Rossi Mercoledì 30 Luglio 2014

La notte fra il 29 e il 30 luglio è stata colpita una scuola dell’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, causando oltre venti morti. Il 17 luglio scorso era stata Terra dei bambini, una scuola costruita dalla ONG Vento di Terra grazie alla cooperazione italiana, a essere distrutta dalle ruspe israeliane. Pubblichiamo un articolo del presidente di Vento di Terra che denuncia una palese violazione del diritto internazionale.

I nodi di Israele, tra estremismi e offerte europee

Di Maria Grazia Enardu Lunedì 07 Luglio 2014

La drammatica vicenda dei tre ragazzi israeliani rapiti e assassinati e della successiva uccisione del giovane palestinese rappresenta un nuovo episodio nelle tormentate relazioni israelo-palestinesi, dopo il collasso dei negoziati condotti dal segretario di Stato americano Kerry. Gli eventi hanno anche messo in luce come il governo israeliano sia stretto in una morsa fra le forze radicali che ne fanno parte e le pressioni internazionali per un ripristino dei confini ante 1967.

Prec.
1