Nichi Vendola

Nichi Vendola

già presidente di Sinistra Ecologia e Libertà.

La sinistra che ha perso e si è persa

Nella vita degli individui ci sono accadimenti, situazioni, emozioni, i cui ricordi generano sensi di colpa e sentimenti di vergogna. La psicanalisi insegna che in questi casi può rendersi operativo il marchingegno psichico della “rimozione”, ovvero lo spostamento in un “altrove” inconscio di quelle memorie che turbano e insidiano la razionalità e il benessere del presente. Naturalmente la rimozione non cancella i traumi, semplicemente li seppellisce, li abolisce dalla propria percezione immediata, li esorcizza. Anche ai soggetti collettivi, anche alla politica, capita di rimuovere i propri capitomboli e i propri smacchi, confinando errori e sconfitte in una soffitta buia, non interrogandosi sulle ragioni e sulla natura dei propri inciampi, impedendo alla luce di verità magari scomode e talvolta ustionanti di illuminare la scena della propria crisi. È sufficiente evocare il futuro, con tutto il repertorio illusionistico della mitologia del “nuovo” e dell’innovazione, per rimuovere il passato e le sue ferite.

Il senso della politica

Politiche alternative all’austerità, questione democratica e slanci di cessione di sovranità, fuga dai ripiegamenti nazionalisti: su questi fronti si giocherà il futuro, nel breve quanto nel lungo termine, della sinistra europea. Solo orientando le sue proposte verso una dimensione federalista e a favore di istanze sociali genuinamente europee, sfuggendo alla tentazione delle chiusure nazionalistiche, si può ancora sperare nella costruzione di una sinistra continentale federale, solidale e progressista, ecologista e democratica, in grado di garantire la tenuta del progetto di unifi cazione politica europea e di rilanciarlo.

Non è un concorso di bellezza per aspiranti premier

La crisi economica sta mettendo a dura prova le democrazie europee; la situazione “di emergenza” sembra giustificare lo smantellamento dello Stato sociale e avalla derive populiste. Di fronte a un tale scenario i cittadini chiedono a gran voce di essere ascoltati: serve un comune impegno per rigenerare il tessuto morale e civile della politica.