Riflettere sul kerygma cristiano primitivo consente di rintracciare una memoria giudaica/cristiana nell’idea laica di diritti umani e democrazia, che non a caso Jacques Derrida ha filosoficamente pensato come struttura escatologicomessianico-donativa. Secolarizzazione e decostruzione (irreversibile, interminabile uscita dalla cristianità, dalla metafisica, dalla sovranità identitaria), compiendosi in una disseminazione del senso e nell’affermarsi della democrazia laica e pluralista, sono forse processi segretamente cristiani?