Le classi sociali nel 2010: una critica alla visione della società immaginata dagli economisti e dai

Di Carlo D'Ippoliti Giovedì 29 Aprile 2010 15:02 Stampa
La crisi delle sinistre e quella dell’economia e della scienza economica sono un dato ormai inequivocabile dell’assetto europeo. Questa situazione appare concomitante con la diffusione di una visione dell’individuo come “uomo-isola”, attualmente prevalente nella società e accolta anche dai partiti riformisti. Le categorie relative alla divisione in clas­si, utilizzate in precedenza, sono peraltro ormai inadatte a rispondere alle istanze dei cittadini. Affinché i partiti rifor­misti possano ripristinare il dialogo con i propri elettori e conquistarne di nuovi sembra necessaria l’adozione di stra­tegie di mediazione tra gli interessi, le aspettative, le richie­ste di quell’universo frammentato che oggi costituisce la nostra società.

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