A un anno dalla sua scalata ai vertici del PD, Elly Schlein è ancora alle prese con la predisposizione di una strategia efficace per rimediare alla grave sconfitta incassata a settembre del 2022. Oltre alla scelta di correre in solitudine, e quindi nella assoluta certezza di andare incontro alla umiliazione al cospetto di una destra che invece si presentava saldamente coalizzata, Letta ha impostato le scelte del PD attorno a due pilastri: la rivendicazione dell’agenda Draghi come bandiera del riformismo di governo e l’operazione di sdoganamento della destra radicale. Riguardo alla discontinuità con l’atlantismo radicale imposto da Draghi, il PD non ha mutato l’atteggiamento.