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Una guerra non “scaccia” le altre. L’eurocentrismo non può essere la ragione per cui sentire l’Ucraina più vicina a noi mentre la Siria, la Palestina, il Rojava curdo siriano, lo Yemen, l’Afghanistan non fanno notizia, non meritano un millesimo dello spazio mediatico dato alla guerra d’Ucraina. Gerarchizzare gli orrori e le ingiustizie che segnano il nostro tempo non dovrebbe far parte del DNA di una società democratica.
Eppure è ciò che sta accadendo. Sull’Ucraina si è imposta, è stata imposta, una narrazione dominante, deformante, totalizzante. Il dominio del pensiero unico. Vale per l’Ucraina. E per il conflitto israelo-palestinese. Ai filosofi con l’elmetto, agli strateghi della domenica, a una stampa in divisa, poco o niente interessa se la Palestina muore.
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