Tutti i demoni e gli angeli del Messico

Di Livio Zanotti Giovedì 15 Dicembre 2022 09:58 Stampa
Tutti i demoni e gli angeli del Messico ©iStockphoto/Mesut Ugurlu

Pioveva come nelle piaghe d’Egitto e a fine serata, in attesa che smettesse, mezza dozzina d’inviati di giornali e TV facevano tardi attorno a uno dei non molti tavoli di Reynaldo, dietro lo Zocalo di Acapulco. Davanti a loro resti di polpo bollito e aragoste alla brace, maionese e mais triturato: squisitezze dell’orgogliosa cucina di mare dello stato di Guerrero (che «cattura ogni palato», avverte un cartello appeso all’ingresso della trattoria). Dietro, ormai lontanissimi da ogni conversazione, liquefatti nella memoria del giorno per giorno ma incancellabili dalla storia quegli “anni con Laura Diaz” raccontati da Carlos Fuentes. I tumulti politico-culturali del Messico di Frida Khalo, muralistas, poeti, cineasti, amori e avversioni irrevocabili, la piccozza stalinista che spaccò la testa di Leon Trotski. Poi i mille giovani di Plaza Tlatelolco sterminati dal presidente Diaz Ordaz nel Sessantotto (sempre a tradimento). La feroce violenza che i messicani non riescono a strappare dal loro calendario.

 

Per leggere l'articolo integralmente puoi acquistare la rivista nelle edicole delle principali città oppure su questo sito e riceverla direttamente a casa. Puoi anche sottoscrivere un abbonamento annuale alla rivista.