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Il conflitto armato in Colombia è raccontato come uno dei conflitti più lunghi e mutevoli del mondo. Lungo perché è superato nel tempo solo dal conflitto israelo-palestinese e dal conflitto del Kashmir tra India e Pakistan, mutevole perché ha proprie fasi con profili definiti, veri e propri subconflitti.
A differenza della maggior parte dei conflitti armati nel mondo, principalmente in Europa, quello colombiano non ha un’origine direttamente o indirettamente legata a controversie territoriali, alla persecuzione o allo sterminio di una minoranza o di un gruppo che si distingue per caratteristiche razziali, etniche, religiose; è un conflitto interno tra cittadini formalmente eguali e le principali vittime sono la popolazione civile, i contadini, gli indigeni, gli afrodiscendenti e in generale, come comune denominatore, i poveri.
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