La guerra fredda culturale in Italia: il caso del Mulino

Di Francesco Bello Martedì 19 Dicembre 2017 17:38 Stampa

Nei primi anni del secondo dopoguerra tra gli obiettivi della politica estera statunitense in Italia rientrava, insieme a un solido ancoraggio alla NATO e al rafforzamento dei partiti democratici, anche la conquista dell’egemonia culturale in chiave anticomunista. Da circa due decenni, nell’ambito dei cold war studies, la storiografia internazionale ha prodotto ricerche specialistiche e comparative che hanno dimostrato come la guerra fredda fu simultaneamente condotta su diversi livelli. Parallelamente a un conflitto politico-diplomatico si consumò anche uno scontro tra due diversi paradigmi intellettuali e due modelli alternativi di società: uno capitalista e l’altro socialista.

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