Italianieuropei 6/2019
Italianieuropei 6/2019

In questo numero

 

Trent’anni dalla caduta del muro.
Le promesse mancate della democrazia

Trent’anni fa l’abbattimento del muro di Berlino sembrava segnare il trionfo definitivo e finale della democrazia liberale e dell’economia di mercato su ogni altro sistema alternativo, sancendo così la loro intrinseca capacità di diffondersi e imporsi dei più diversi contesti. Alla luce degli sviluppi degli ultimi tre decenni e della complessità del punto di arrivo attuale si impone oggi una riflessione sia sugli assetti globali che ne sono scaturiti sia sullo stato di salute delle nostre democrazie.

il Sommario

gli Articoli

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

Alla ricerca di un nuovo ordine globale

of Massimo D'Alema

«Grande è la confusione sotto il cielo» diceva Mao Zedong, per concludere in modo inatteso: «e quindi la situazione è eccellente». Non credo che Mao amasse la confusione, ma certamente vedeva nel caos della società cinese, all’inizio degli anni Sessanta, l’espressione di un moto rivoluzionario di cui erano protagonisti soprattutto i giovani. Quel moto, la rivoluzione culturale, aveva un obiettivo chiaro, indicato dallo stesso presidente Mao: “bombardare il quartier generale”, cioè abbattere il potere tradizionale cinese rappresentato dalla struttura del Partito Comunista Cinese.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

L’equivoco dell’unico modello possibile

of Ida Dominijanni

Nel 1981 Norberto Bobbio scrisse per il mensile socialista “Mondoperaio” un lungo articolo intitolato “Liberalismo vecchio e nuovo”, in seguito incluso nel volume “Il futuro della democrazia”1 dove mi è capitato di recente di rileggerlo. A muovere quelle pagine era la curiosità per l’onda di rivalutazione della cultura liberale che in quei primi anni Ottanta percorreva l’editoria italiana, soprattutto a opera di autori di sinistra delusi dagli esiti politici della propria formazione marxista. Ma di quell’improvvisa rivalutazione Bobbio era tutt’altro che entusiasta.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

Liberali e socialisti oltre il Muro

of Ernesto Paolozzi

Le nazioni liberaldemocratiche sono uscite vittoriose e trionfanti dalla fine della seconda guerra mondiale e dalla caduta di nazismo e fascismo. Il liberalismo, irriso e vituperato per la sua intrinseca debolezza, aveva mostrato di possedere una sorprendente vitalità. Negli anni successivi, finita l’euforia per l’inaspettata vittoria, si aprì un lungo e travagliato confronto con l’altro grande totalitarismo del Novecento, il socialismo reale. Va precisato che non intendo mettere sullo stesso piano i totalitarismi novecenteschi: è indubbio che il comunismo affondava le radici nel pensiero di Marx e nel socialismo proponendosi come un movimento di liberazione degli oppressi e dei più deboli mentre l’ideologia nazista, all’opposto, poggiava sulla volontà di potenza, sul razzismo, sulla legge del più forte. Differenza di non poco conto.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

Doppio esproprio tra stato e mercato

of Massimo Mucchetti

La caduta del muro di Berlino, prologo della fine dell’Unione Sovietica, segna la capitolazione dello Stato dominus dell’economia. Eppure, l’economia continua ad avere bisogno dello Stato: della sua potenza. Le cronache del protezionismo avvertono che, alla fine del secondo decennio del XXI secolo, la politica vuol comandare l’economia tanto nel paese, gli Stati Uniti, dove il free trade era una religione, quanto nel suo principale sfidante, la Cina. Il Leviatano non viene più percepito come un mostro.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

La sconfitta del salario e del welfare

of Paolo Borioni

Nel 1984 Olof Palme alla trasmissione radiofonica “Godmorgon världen” si espresse nettamente contro la possibilità di introdurre meccanismi di mercato nel sistema educativo svedese. Con caratteristica icasticità, disse che non avrebbe mai voluto dei “Kentucky fried children”, ovvero un’americanizzazione commercializzante di questo ramo del welfare, accostabile al fast food Kentucky Fried Chicken. Tuttavia, al contrario, dagli anni Novanta del Novecento proprio in Svezia si è introdotto un sistema di voucher liberamente spendibili fra scuole di diverso tipo, anche private e autorizzate a fare profitti. Peraltro, come mostrano alcune ricerche, i risultati sono peggiorati in modo nettissimo.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

Demopatìa, il malessere contemporaneo delle democrazie

of Luigi Di Gregorio

Da anni – o forse da sempre – la democrazia liberale è considerata un regime in crisi. Il suo essere plurale e aperta la rende facilmente bersaglio di interpretazioni critiche e di profezie nefaste circa la sua prossima fine. Abbiamo letto di “tramonti dell’Occidente” e di democrazie decadenti lungo tutto il Novecento, almeno fino al crinale storico del 1989. Proprio la caduta del muro di Berlino sembrava aver segnato la fine delle alternative, la “fine della storia” per dirla con Fukuyama. I regimi liberaldemocratici avevano vinto, non c’erano più reali competitor tra i sistemi politici. Eppure, proprio aver creduto che quel prodotto tipicamente occidentale e moderno, quella democrazia liberale e fondata sul libero mercato e sul capitalismo, fosse ormai un regime invincibile e destinato a essere esportato come benchmark per ogni comunità politica si è rivelato un grave errore.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

Il declino della leadership nell’epoca delle democrazie populiste

of Alessandro Campi

La sostituzione della leadership con la followership è una delle trasformazioni politiche più importanti tra le molte che, negli ultimi due-tre decenni, hanno investito le democrazie contemporanee e, all’interno di queste ultime, il ruolo degli uomini di potere, dei capi di governo e di partito. Tradizionalmente, il leader in senso politico è colui che guida e indirizza il popolo e che riesce a farsi seguire dai cittadini grazie alle sue competenze, al suo programma d’azione, alla sua forza visionaria e alle sue capacità retoriche. Nell’accezione consueta, il follower (seguace o adepto in senso politico) è invece colui che obbedisce al capo partito e che aderisce, emotivamente e attraverso il voto, alle sue indicazioni o formule propagandistiche.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

Trent’anni dopo il 1989: le ideologie non sono finite

of Marco Almagisti e Paolo Graziano

Sono passati trent’anni dalla caduta del muro di Berlino e dalla fine dell’equilibrio bipolare fra Occidente e comunismo sovietico garantito dalla “guerra fredda”. Molti osservatori si chiedono quale sia lo stato di salute dei regimi democratici, indicati quali vincitori della grande contesa novecentesca, se non considerati come approdi necessitati dell’evoluzione umana. Il punto di partenza ci viene dato dalla consapevolezza epistemologica più recente, secondo la quale nel lavoro scientifico le domande di ricerca sono condizionate dal contesto culturale in cui la stessa ricerca è concepita e realizzata.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

Una sinistra liberale e socialista per rinnovare l’alleanza tra democrazia e capitalismo

of Enzo Di Nuoscio

La democrazia, diceva Gaetano Salvemini, è una perenne “rivoluzione omeopatica”, l’esito di un lungo, drammatico e sempre reversibile processo evolutivo, che ha sostituito l’uso della forza con la discussione critica, realizzando una delle più grandi conquiste dell’umanità: il passaggio dalla critica ad hominem alla critica ad rem, dallo scontro tra persone al confronto tra idee. Come testimoniano i settanta anni di pace dell’Europa occidentale, ha trasformato le istituzioni nei luoghi in cui facciamo morire le idee al nostro posto.
Una delle più importanti cause della massiccia affermazione democratica nel Novecento è data dall’alleanza tra democrazie ed economia di mercato. Alleanza non naturale, né scontata, e tuttavia necessaria.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

La crisi di senso che avvolge la politica post Muro

of Carlo Buttaroni

Mitte è il cuore di Berlino e ai tempi in cui la città era divisa gran parte dei suoi confini erano rappresentati proprio dal “muro”. In nessun altro luogo al mondo, come in questo quartiere berlinese, si respira la storia del Novecento. Era a Mitte (sulla Friedrichstraße, ai confini con Kreuzberg) che c’era il famoso Checkpoint Charlie, il più noto punto di passaggio tra l’Ovest e l’Est della Germania. Oggi il quartiere è un centro poliedrico di colori e stili, dove convivono musei e gallerie d’arte moderna, ostelli e hotel di lusso, architetture popolari ed edifici futuristici. Nelle strade si incontrano persone di ogni continente, turisti e residenti, tra cui moltissimi giovani.

Focus. Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia.

La Polonia trent’anni dopo: dal postcomunismo al nazional-populismo

of Daniele Stasi

Sono passati circa trent’anni dal 4 giugno del 1989, data delle elezioni “semilibere” per il rinnovo del Sejm, la Dieta polacca, dalla fine degli anni Quaranta sotto il pieno controllo del Partito Unificato Operaio (POUP). A differenza delle precedenti consultazioni elettorali, in quelle del giugno 1989 le forze di opposizione potevano fare assegnamento sulla conquista di una rappresentanza non limitata esclusivamente al “diritto di tribuna” ma, nonostante il sistema delle liste bloccate che doveva assicurare la maggioranza parlamentare al partito al potere, decisiva ai fini della formazione del governo.

Il racconto

Era un altro mondo

of Gianni Cuperlo

Penso che tutto sta a vedere dove ti capita di nascere. Dove e quando ovviamente. E pure in quale quartiere e condominio e famiglia, ma questo volendo, riguarda il dopo. Nel senso che se vieni al mondo a New York e hai vent’anni l’11 settembre 2001 ci sono buone probabilità che la tua vita da quel giorno in avanti non sia più la stessa. E non è solo il trauma di assistere in diretta al crollo di due torri che avevi sempre considerato eterne. È proprio che paura, sentimenti, la stretta allo stomaco di scoprire che tremila persone uguali a te ieri sera cenavano tranquille e oggi non ci sono più, ecco basta quello a darti il senso che nulla tornerà com’era. Vale per quella tragedia, ma lo stesso credo valga per ogni bolognese dopo il 2 agosto o per i milanesi che cinquant’anni fa, era il 12 dicembre 1969, si trovarono precipitati nell’incubo delle stragi.

I fatti. Mondo

Nodi e incognite dell’impeachment di Donald Trump

of Carlo Pinzani

Non sono molti i commentatori che, pur essendo contrari alle politiche dell’Amministrazione Trump e critici dei comportamenti ondeggianti e dello stile clamoroso del presidente degli Stati Uniti, gli riconoscono una certa, sotterranea coerenza che, nei primi tre anni del suo mandato, gli ha consentito di non vedere completamente distrutta la sua credibilità. Vero è che la posizione occupata dall’immobiliarista di New York permette un’accumulazione di potere tale da consentire sperperi e insuccessi anche per un tempo non breve, tanto più in quanto la politica di Trump ha radici solidamente piantate nella tradizione della destra americana.

Le persone. Parliamo di lui/lei

Jair Bolsonaro: ritratto di un presidente

of Simona Bottoni

La crisi politica in Brasile è ancora evidente e la piena ripresa economica lontana. Si sperava in grandi cambiamenti con l’insediamento alla presidenza di Michel Temer nel 2016, dopo l’impeachment di Dilma Rousseff, e poi con l’elezione di Jair Bolsonaro nel 2018. Alla crisi politica, suggellata dalla condanna dell’ex presidente Lula nel 2017 per corruzione e riciclaggio nell’inchiesta Lava Jato faceva da contraltare un’economia stagnante che Temer voleva rilanciare. Approvata la riforma del lavoro per facilitare l’assunzione degli stagionali e permettere agli accordi tra sindacati e lavoratori di prevalere su alcune norme del Codice del lavoro, l’esito è stato una crescente precarizzazione: il famoso libretto azzurro, che garantiva diritti fondamentali, è in possesso ormai di una minoranza di lavoratori ed è stato, via via, sostituito con i cosiddetti libretti gialli o rossi, che corrispondono a forme di contrattazione a tempo e precarie.

Le recensioni di Italianieuropei

I partiti, tra stato, democrazia e società

of Giovanni Cerchia

La cultura politica dell’Occidente è da millenni attraversata da un inquietante interrogativo sulla legittimità o meno del conflitto quale elemento di disgregazione o fondamento della convivenza umana. Per lungo tempo, ci racconta Piero Ignazi, ha dominato «l’angoscia per la differenza e il pluralismo», fino all’assoluta negazione d’ogni dialettica divisiva imposta dal monoteismo cristiano, poiché «il sovrano è uno, Dio è uno». Un’influenza di lunga lena, tanto che «fino all’epoca moderna, gli affari terreni sarebbero stati regolati da un “ordine stabilito per decreto divino”».

Le recensioni di Italianieuropei

Un racconto della fuga dal Comunismo

of Peppino Caldarola

Leggendo le rievocazioni di quel momento ho capito che quasi tutti i giornalisti e gli intellettuali italiani hanno visto il muro di Berlino ed erano lì a picconarlo quando ci fu l’annuncio che si poteva passare dall’altra parte. Abbiamo letto ricostruzioni in cui ci è stato raccontato ciò che l’intellettuale limpidamente anticomunista e quello pentitissimo stavano facendo mentre i Vopos assistevano senza più sparare alla fuga, direi al trasferimento, di berlinesi dell’Est verso l’Ovest. Nel giornalismo moderno l’“io c’ero” ormai è stato sostituito da “che facevo quel giorno in cui accadeva il prodigio?”. Non si finisce mai di imparare.

Dizionario Civile

Muro

of Francesca Mannocchi

Trent’anni dopo la caduta del muro di Berlino, i confini in Europa hanno modificato la portata simbolica, la forma, hanno mutato la natura del proprio escludere e la paura che li genera. E, contrariamente a quanto saremmo portati a pensare, si sono moltiplicati. In un libro di George Perec, “Specie di spazi”, una citazione di Jean Tardieu parla dell’al di là dei muri, chiedendosi: «Dato un muro, cosa succede dietro?». In questa frase di Tardieu c’è insito tutto il cambiamento della grammatica del confine degli ultimi trent’anni.