Marco Tarchi

Marco Tarchi

insegna Scienza politica all’Università di Firenze.

Le ragioni del successo populista: ipotesi a confronto

La capacità delle forze populiste di sfruttare dal punto di vista elettorale le esplosioni di emotività collettiva suscitate dall’opposizione all’immigrazione e dalla protesta antipolitica non basta a spiegarne pienamente il successo. Diverse sono le ipotesi interpretative a riguardo, che da una parte sottolineano la capacità di questi partiti di combinare il radicalismo verbale e la politica simbolica con gli strumenti del marketing politico, dall’altra tendono a spiegarne il ruolo crescente inserendoli all’interno dello scenario più generale di trasformazione della politica nelle società postindustriali, da un’altra ancora ne evidenziano la capacità di risposta all’inquietudine di molti cittadini europei di fronte a fenomeni ai quali non erano preparati, in primo luogo la trasformazione delle società in senso multietnico e multiculturale.

Dal neofascismo al nazionalpopulismo. La parabola dell'estrema destra europea

Il populismo è spesso considerato sinonimo di estrema destra. O la sua variante attualizzata, più presentabile di quella classica. Chi sostiene questa interpretazione enfatizza le analogie esistenti fra i programmi di formazioni come il Front national, la FPÖ, i Republikaner, il Vlaams Blok, il Partito del Popolo danese, la lista Pim Fortuyn, l’Unione di Centro svizzera, la Lega Nord, e quelli dei movimenti ascrivibili all’orbita neofascista, sottolinea le frequentazioni estremistiche giovanili di qualche leader populista o crede di poter individuare maîtres à penser che fungano da raccordo culturale fra la vecchia e la nuova estrema destra e ne spieghino, nel contempo, l’evoluzione strategica.