La ricostruzione del partito è decisiva per uscire dal declino sociale e democratico.
Negli ultimi due anni, il capo dello Stato ha indubbiamente fatto un uso estensivo delle prerogative che gli sono attribuite. Eppure interpretare questi sviluppi come l’imporsi di una forma di presidenzialismo sarebbe fuorviante, perché il presidente non si è arrogato poteri che non gli spettano ma, in un quadro di crisi di sistema, ha agito da impulso per rimettere in moto il sistema politico.
Le recenti elezioni parlamentari hanno prodotto il terzo terremoto elettorale della storia repubblicana dopo quelli del 1975-76 e del 1994, cui è seguita la liquefazione del sistema politico-partitico che ha segnato la vita della cosiddetta “seconda Repubblica”. Il quadro che ne è scaturito, con tre forze più rilevanti di cui nessuna in grado di formare autonomamente un governo e dagli interessi inconciliabili ha generato una situazione di impasse rispetto a tutte le principali questioni dell’agenda politica nazionale, prima fra tutte la riforma elettorale. Quali prospettive e pericoli possono nascere dalla situazione attuale?
Partiamo dall’antipolitica. L’attacco ai privilegi della “casta” è feroce, così come, di fatto, la difesa che la “casta” mostra di volerne fare. Centinaia di migliaia di italiani vivono di politica e pretendono uno status consono all’ufficio che ricoprono...
Capaccio (SA), 5 - 8 maggio 2011 | Quarta edizione dell'International Summer School di Filosofia e Politica dedicata a “I fondamenti culturali della democrazia” . Terza sessione: Cultura, nazione e Stato. Ne discutono: Remo Bodei, Roberto Esposito, Ernesto Galli della Loggia. Coordina: Alfredo D’Attorre.
Capaccio (SA), 5 - 8 maggio 2011 | Quarta edizione dell'International Summer School di Filosofia e Politica dedicata a “I fondamenti culturali della democrazia” . Terza sessione: Cultura, nazione e Stato. Ne discutono: Remo Bodei, Roberto Esposito, Ernesto Galli della Loggia. Coordina: Alfredo D’Attorre.
Capaccio (SA), 5 - 8 maggio 2011 | Quarta edizione dell'International Summer School di Filosofia e Politica dedicata a “I fondamenti culturali della democrazia” . Terza sessione: Cultura, nazione e Stato. Ne discutono: Remo Bodei, Roberto Esposito, Ernesto Galli della Loggia. Coordina: Alfredo D’Attorre.
L’ingerenza della politica nei confronti dei media è un problema condiviso, in forme diverse, da numerosi paesi nel mondo. In questo contesto, tuttavia, la situazione italiana costituisce un’evidente anomalia dovuta a un persistente conflitto di interessi e alla conseguente trasformazione del sistema radiotelevisivo e della stampa in docili apparati.
Nell’attuale legislazione la nomina dei vertici della RAI è controllata in modo preminente dal governo. Sebbene il Consiglio d’Europa abbia contestato a più riprese la legittimità di tale impostazione, per il momento non si rileva da parte delle forze politiche la volontà di cedere almeno parte del loro potere di controllo.
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Dove va l'Europa? | L'approssimarsi del voto per il rinnovo del Parlamento europeo impone una riflessione sulle proposte su cui i partiti e le famiglie politiche europee si confronteranno | Leggi tutto